giovedì 25 luglio 2013



ascolto consigliato : http://www.youtube.com/watch?v=nDfeLsELIFM

SCACCO AL REGNO (parte seconda)

Il giovane si chiamava Maximilian, un aspirante guerriero dall'animo nobile e dal viso gentile seminascosto da lunghissimi capelli neri come la pece che cadevano sulle spalle; i suoi occhi erano altrettanto scuri, il suo corpo era atletico e aggraziato.

Figlio di un oste, primogenito e con due fratelli più giovani di lui di 7 anni, adorava allenarsi nella foresta quando non era al lavoro ; da qualche tempo udiva soavi note d'arpa mentre faceva roteare la sua spada che rifletteva i raggi della luna ma non riusciva a capire né da dove provenisse la musica né perché si fermasse quando lui interrompeva i movimenti dell'arma. Lontano dagli occhi del giovare c'era una ragazza che lo osservava e che amava accompagnare gli allenamenti di Maximilian  con il suo talento musicale, lei non aveva il coraggio di avvicinarsi a lui, tuttavia, con l'aiuto della musica, riusciva a stargli vicino...

Lei era stupenda, quasi come un angelo, ma poteva ammaliare molto più di una strega con la sua pelle candida,le lunghissime treccine di capelli nero corvino un corpo attraente come pochi altri e uno sguardo così intenso da incutere quasi soggezione, ma , appena vide che Maximilian si stava allontanando portando via con sé la sella, abbandonò la sua arpa, uscì allo scoperto e corse da lui.

Gli strinse le mani e lo implorò di sotterrare la sella, ma lo spadaccino non la degnò nemmeno di uno sguardo e tornò a casa.

Arrivato a destinazione,una dimora su due piani che aveva in giardino un curioso laghetto abitato da carpe multicolore, andò nella sua stanza facendo il minor rumore possibile per non svegliare i suoi fratelli ed i suoi genitori che dormivano profondamente; nel cuore della notte il giovane fu svegliato dalla ragazza che aveva cercato di fermarlo.

La ragazza, avendo finalmente l'opportunità di parlargli, spiegò al giovane che fosse lei la causa delle note che udiva durante gli allenamenti e che il ritrovamento della sella poteva solo arrecare danno all'intero regno e, come un soffio di vento, scappò via dalla finestra, Maximilian non ebbe nemmeno il tempo di chiederle il suo nome.

All'alba pensò che la stupenda ragazza fosse stata solo frutto della sua immaginazione, prese la sella, uscì di casa e raggiunse una caserma delle guardie reali, fu ricevuto da un luogotenente, che requisì l'oggetto, e senza ricevere alcuna spiegazione Maximilian fu mandato via.

Fortemente deluso andò da suo padre a raccontare l'accaduto; il genitore celebre per la sua capigliatura strampalata e il suo carattere estremamente lunatico, raccontò al figlio quanto fosse magnanimo l'ex sovrano e quanto fosse diverso, in male il figlio. La sella, dunque, era la prova dell'uccisione premeditata del vecchio sovrano da parte del suo malvagio successore e fu così che Maximilian comprese le parole della misteriosa suonatrice d'arpa.

Ben, il padre del giovane, teneramente mise una mano sulla testa del figlio e sorrise, sapeva bene che Maximilian si sarebbe cacciato in un mare di guai di lì a poco, non disse o fece nulla per fermarlo, in quanto ogni tentativo per farlo desistere sarebbe stato inutile...

Maximilian attese la notte e si recò in quel magico angolo di foresta che ispirava i suoi abili colpi di spada...

La ragazza stava aspettando il suo amato spadaccino appoggiata ad un albero, questa volta fu lui ad andare da lei e sotto la luna piena e dalla luce quasi accecante la baciò...

"Il mio nome è Jade" disse la ragazza e quando Maximilian aprì gli occhi, lei era già scomparsa.

Il giovane, rimasto solo, fu attirato da alcune luci provenienti dalla fitta foresta, si avvicinò e rimase sorpreso quando vide degli uomini incappucciati intorno ad un fuoco. Facendo attenzione si avvicinò ancora in modo da poter ascoltare ciò che dicevano, Maximilian non riusciva a comprendere i loro discorsi, ma riuscì a riconoscere alcuni di loro, erano importantissimi rappresentanti di fazioni opposte, ma , in questa riunione, vestivano tutti con la stessa uniforme : una tunica rossa con cappuccio a punta con un enorme gufo di oro e diamanti cucito sulla schiena.

Maximilian scappò via, ma la sua corsa fu bloccata da due guardie che non cercarono di identificarlo, bensì di ucciderlo, alacremente il giovane colpì entrambi a morte grazie ai suoi fendenti guidati dal suo istinto e per pura fortuna non lasciò alcuna traccia di sé. Non aveva mai ucciso fino a quel momento e la sensazione che aveva lo turbò non poco; quella notte non chiuse occhio.

L'ingenuità del ragazzo, che alcuni definirebbero "estremo sentimento di giustizia", lo portò,il giorno seguente a raccontare della scoperta in un comizio in piazza della notturna riunione segreta tripartisan; la collettività abituata a vedere le fazioni una contro l'altra non poteva fare altro che ridere delle dichiarazioni del giovane, ma, alcuni tra loro non ridevano affatto e fu così che Maximilian fu accusato di calunnia verso "chi rappresentava il volere del popolo" e lo condannarono a morte per decapitazione.
Tranne la famiglia di Maximilian, nessuno osò contestare il verdetto.

Subito dopo il "calunniatore" fu portato sul patibolo e qualche attimo prima  che l'arrugginita ascia del boia cadesse sul collo del condannato, una freccia colpì il cuore dell'infame esecutore di ordini.

Il fortunato ragazzo fu caricato sulla schiena di un guerriero grassottello che tuttavia sgattaiolava tra la folla con l'agilità di un felino. Una volta lontani da ogni minaccia, Maximilian si trovò davanti il suo paffuto salvatore, Jade e un anziano che impugnava uno spadone di eccellente manifattura, impreziosito da rubini rosso sangue e zaffiri del Kashmir.

L'anziano si presentò, altri non era che l'eccellente fabbro Abraham, Maximilian lo conosceva solo per la sua immensa fama, Jade era sua figlia mentre il suo salvatore era la guardia del corpo di entrambi, conosciuto come Leon "l'elefante dalla grazia di libellula".

fine seconda parte

7 commenti:

  1. Ciao Davide,
    scusami avevo promesse che l'avrei letto subito, questo due giorni fa e mi dispiace di non aver avuto ancora tempo...ti assicuro che solo dare uno sguardo veloce per captare notizie da pubblicare è un'impresa...ti assicuro che provvederò quanto prima....
    Un salutone
    Barbara

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  2. ciao, devo dire che sei bravissimo nello scrivere e che trovo la tua storia molto intrigante e ben studiata. mai pensato a fare lo scrittore?

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    1. caro anonimo sostenitore

      innanzitutto grazie per i complimenti (:

      sto già scrivendo un libro ma la valanga di impegni e la mancanza di completa quiete non mi permette di scrivere con costanza e quindi di completarlo...

      alla prossima puntata (che sarà pubblicata a breve)

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  3. Ciao Davide,

    scorre davvero bene e attira, mantiene alto l'interesse senza "bruciare le tappe" e, nonostante l'ambientazione fantasy, la traccia direi che è alquanto "attuale"....carino il riferimento al Boehmian Grove.
    Scusami ancora il ritardo per il feed-back, anzi, ti ringrazio per avermi fatto notare della seconda parte. Davvero complimenti, ma non avevo dubbi, hai talento, con tutta sincerità te lo dico.
    Hai già in mente una scaletta di come svilupperai il seguito?
    Molto bello lo spunto su una piccola "contro setta" che da eretica e bandita in realtà si adopera per il bene, Santo Cielo quanto ce ne sarebbe bisogno oggi in questo orrendo mondo preda di vera immoralità che spacciano per progresso...
    Un salutone
    Barbara

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    1. Barbara

      il seguito è più o meno nella mia testa ma non è ancora stato scritto...

      complimenti per aver trovato i riferimenti nascosti

      grazie per l'attenzione(:

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  4. Il colpo di scena. La salvezza inattesa è arrivata grazie alla dolce fanciulla. Qui purtroppo già prima di leggere da metà in poi sapevo quello che sarebbe successo. Ma io sono troppo complicata per essere sorpresa. Non fartene un cruccio. Son io che ho letto troppi libri.

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